AZIONE n°8 - Immaginazione
Documentazione audio-visiva sperimentale della performance di Vitaldo Conte “RITUAL ESTREMO AMORE” eseguita per mezzo di una “anti-camera oscura” , istallazione abitabile che cattura corpi danzanti
Il mio pensiero performativo ricerca l’alchimia dei Legami attraverso la narrazione dell’Arte-Vita. Questa mia ricerca ha il suo evento-spettacolo a Roma in Ritual Estremo Amore, che si svolge all’Atelier Montez il 2 dicembre 2016. Qui ripercorro scene di mie precedenti azioni, scelte attraverso l’alchimia del colore caratterizzante: il bianco, il nero, il rosso. A questo percorso offro rose rosse, simbolo di mistica erotica. Nell’evento “assemblo” molteplici espressioni che coniugano corpo-parola-immagine, ripercorrendo suggestioni tematiche presenti nel mio libro Arte Ultima (Avanguardia 21 Ed., 2016). Questa pubblicazione termina con l’inserto di immagini che documentano l’incontro. Il frammento di una sua scena è presente sulla copertina: una Rosa rossa corpo lettera di Estremo Amore (titolo di un suo capitolo) è nella mano di una donna. L’evento è aperto al coinvolgimento esterno. “Dialoga” con l’Immaginazione di Gio Montez, espressa attraverso La gabbia: “installazione abitativa”, costruita per l’occasione, che accoglie momenti dell’incontro e partecip/azioni alla Festa Dionisiaca. Helena Velena “anima” l’ambiente con frequenze performative in live white action (voce, corpo, contrabasso elettrico). Scrivo la parola desiderio, con un pennarello rosso, sul corpo di tre donne – L Baldieri, T Pertoso (con maschere d’arte), V Rimauro –, che collaborano con la presenza significante nelle scene dell’evento: le firmo come Arte-scrittura del Desiderio con la V del mio nome… La mia scrittura (teorica e letteraria) convive con immagini e presenze corporee come Ritual-donazione. Leggo, sdraiato sul nero di un letto, mie lettere poetiche dedicate a chi vive in altre dimensioni (come G da poco “scomparsa”) o ad assenze femminili che richiedono l’abbraccio nei Sogni. Come Huan (presenza da me immaginata), che mi scrive una lettera-poesia di Estremo Amore: – Amore mio, allontanarmi da te è come morire… La tua Huan deve scomparire, non chiedermi perché, debbo farlo per entrambi, ma soprattutto per te. Ci rincontreremo forse in un’altra vita. Abbracciami nei Sogni… Abbracciami nei Sogni perché lì continuerò a essere sempre legata al tuo sonno, avvinta al tuo corpo… Non considerare il mio addio un addio ma un arrivederci in altri corpi d’amore. L’amore non ha confini di tempo né di spazi. Ciao Amore mio eterno. Abbracciami nei Sogni… anche i Sogni possono diventare legami.… –. La musica della Festa Dionisiaca (live set), finale dell’evento, fa danzare corpi e pulsioni che ricercano emozioni nella notte. Queste possono rivivere ancora oggi per risvegliare, in chi era presente o nell’immaginario di Barbari Sognanti, il Ritual Estremo Amore come Arte. Frammenti di questo evento sono visibili in video su YouTube e nel mio dvd Ritual Eventi / Abbracciami nei Sogni (2019), insieme ad altri miei incontri all’Atelier Montez. Qualche sua immagine, ricreata o ripresa, è visibile in poster come nella cartolina d’invito dell’evento e del mio attuale profilo su Facebook.
Vitaldo Conte
Azione n°11 – Immaginazione
02/12/2016, Roma
Director: Gio Montez
Actors: Gio Montez, Vitaldo Conte
Camera: G. Capogrossi
imagination (lit. imaginazióne) n. f. [from the Latin imaginatio -onis]. – 1. A particular form of thought that does not follow fixed rules or logical connections, but presents itself as a free reproduction and elaboration of the content of a sensorial experience, linked to a specific emotional state and, often, oriented around a fixed theme; it can give rise to a dream-like activity (as in so-called “daydreams”), or to harmonious creations with artistic content (artistic i.), or even, with a mechanism that is linked to intuition, to conclusions rich in practical content; in a more general definition, the ability to form images, to elaborate them, develop them and even deform them, presenting itself in any case as a creative power: to have, not to have i.; i. rich, lively, fervent, warm, fruitful, or weak, poor, scanty; vivacity, power, strength, freshness of i.; to exercise, put the i. into action; to embellish with the i.; a work of i., a narrative, dramatic, etc., or artistic work, in which things imagined by the artist are told or represented. Even the mind itself, insofar as it creates or evokes or associates images, whether or not corresponding to reality: they are facts that exist only in its i.; it is all the effect (or are all products) of its sick i.; I often see those places again in my imagination. 2. The act or activity of imagining: finding difficulty in the i.; being intent on the i.; so strong was my imagination, that weeping I began to speak (Dante); his suspicions are the fruit of the imagination, and nothing more. 3. The thing imagined itself: they are all his i., that is, fantasies, vain thoughts in which there is nothing true; reality is such that it surpasses all imagination.